Rivestimenti anti-erosivi con biostuoie

Biostuoie per la difesa anti-erosiva del suolo

Le biostuoie offrono una soluzione economica, versatile e di facile installazione per la difesa nel breve e medio termine del terreno nudo di versanti, argini e scarpate appena rimodellate dai fenomeni di erosione superficiale legati ad agenti esogeni quali vento, pioggia e ruscellamento. A differenza delle geostuoie, le biostuoie sono espressamente pensate per avere una durata temporanea e limitata nel tempo, adatta a coprire il lasso di tempo necessario al rinverdimento dell’opera.
Infatti le biostuoie, essendo composte da materiali naturali biodegradabili come fibre di paglia e cocco, le biostuoie garantiscono un costante rilascio di sostanze nutritive nel terreno, garantendo un microambiente umido e ombreggiato, particolarmente favorevole allo sviluppo della vegetazione. Contemporaneamente esse proteggono le sementi dal dilavamento dovuto a vento e pioggia e dalle oscillazioni termiche. Questa sinergia di fattori favorisce l’inerbimento, portando ad un’ulteriore stabilizzazione del pendio garantito dagli apparati radicali delle piante.

Quando si utilizzano le biostuoie è necessario tenere in considerazione diversi fattori che influiscono sulla vita utile del prodotto, influenzando il tempo di biodegradazione del prodotto e dunque il successo dell’intervento in cui vengono impiegate. Tra questi fattori:

• L’intensità dell’aggressione ambientale esterna (irraggiamento solare, presenza di acque ruscellanti, umidità etc);
• La tipologia delle fibre naturali impiegate (ad es. la paglia risulta meno resistente delle fibre di cocco).

Quando gli interventi di protezione anti-erosiva del suolo vengono realizzati con geostuoie  è frequente l’utilizzo abbinato delle biostuoie per mascherare e garantire, specialmente in contesti naturali, l’integrazione del lavoro con l’ambiente circostante, nel lasso di tempo necessario all’inerbimento.