La tecnica del soil nailing può essere usata sia in pendii naturali che lungo fronti di scavo per la stabilità globale. Sullo strato superficiale del versante viene fissato, con opportuni ancoraggi, un rivestimento che può essere di tipo rigido, flessibile strutturale (rete metallica a doppia torsione, pannelli HEA, Steelgrid, Macmat® R). Il ruolo principale dei rivestimenti è la stabilizzazione della porzione più superficiale del pendio compresa fra gli ancoraggi.
Il ruolo di consolidamento profondo viene affidato agli ancoraggi che dovono esseri idonei per tipologia e dimensione.
È possibile affermare che il sistema è in grado di migliorare la resistenza al taglio dei terreni riducendo, al tempo stesso, la loro suscettibilità agli eventi erosivi superficiali o di degradazione fisica, attraverso il recupero a verde mediante successivo inerbimento artificiale con idrosemina o posa in opera di biostuoie.
Gli obiettivi del soil nailing sono:
- Migliorare le caratteristiche geomeccaniche del terreno;
- Realizzare una connessione tra gli elementi superficiali instabili e la parte profonda, e stabile del pendio;
Per il dimensionamento degli interventi di soil nailing, ed in particolare per la verifica del prodotto utilizzato per il rivestimento, Maccaferri ha sviluppato un nuovo metodo di calcolo. Grazie a curve carico – spostamento ottenute in via sperimentale da prove in vera grandezza, è ora possibile progettare l’intervento, verificandolo sia allo stato limite di servizio (riconducibile alla deformazione del sistema sotto carico), sia allo stato limite ultimo (correlabile alla resistenza ultima del sistema).